Un contributo a fondo perduto destinato alle Pubbliche Amministrazione che investono in progetti riguardanti l’efficientamento energetico degli immobili
Finalità
Il Bando “Progetti di efficientamento energetico degli immobili pubblici”, approvato con D.D. 10360 del 14.07.2017, pubblicato sul BURT n. 30 del 26 luglio 2017 (Supplemento alla Parte Terza n. 105), intende agevolare la promozione di progetti di investimento riguardanti l’efficientamento energetico degli immobili pubblici, in attuazione dell’azione 4.1.1 dell’Asse 4 “Sostenere la transizione verso un’economia a bassa emissione di carbonio in tutti i settori” del Programma Operativo Regionale FESR 2014-2020 (approvato con delibera di Giunta regionale n.1055 del 2/11/2016 e in conformità alle disposizioni comunitarie e/o nazionali e regionali vigenti in materia.
Destinatari
Possono presentare domanda a valere sul presente Bando gli Enti Locali: (Comuni, Province, Città Metropolitana, Unioni di Comuni), le Aziende Sanitarie Locali e le Aziende Ospedaliere. Ciascuna domanda deve riguardare interventi da realizzarsi su uno o più edifici pubblici. In particolare la domanda può riguardare più edifici purché catastalmente confinanti e adibiti alla medesima destinazione d’uso (es. scolastica, sanitaria, etc.)
Requisiti degli edifici
Gli edifici oggetto di intervento devono possedere al momento della presentazione della domanda tutte le seguenti caratteristiche:
Localizzazione
Tutto il territorio della Regione Toscana.
Tipologia di progetti ammissibili
Il progetto dovrà prevedere almeno una delle seguenti tipologie di intervento:
A)
B)
Ciascun intervento del progetto deve prevedere una riduzione dei fabbisogni di energia primaria globale non rinnovabile (Epgl, nren) rispetto ai fabbisogni dello stato di fatto dell’edificio. Il progetto, nei tre livelli di progettazione previsti dal codice degli appalti di cui al D.lgs. 50/2016 e s.m.i, deve comportare spese ammissibili totali superiori a 50.000,00 euro
Tipologia di spese ammissibili
Per la realizzazione degli interventi previsti nel presente bando sono ammissibili, le seguenti voci di spesa:
In particolare tra le spese per opere edili ed impiantistiche strettamente necessarie e connesse alla realizzazione degli interventi oggetto della domanda sono ammesse anche le spese per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto purché riferite a edifici costruiti o oggetto di interventi prima del 28 aprile 1992 (riferimento legge n. 257/1992 “Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto”) e comunque complessivamente non superiori al 20% dell’importo delle spese ammissibili del relativo intervento di cui alle suddette lettere a, b e d.
Forma e misura dell’agevolazione
I progetti di investimento sono finanziati sotto forma di contributo in conto capitale nella misura massima del 80% delle spese ammissibili cumulabile, nel rispetto dei limiti previsti da ciascuna normativa di riferimento, per le stesse spese ammissibili, anche con altre forme di sostegno pubblico, qualsiasi sia la denominazione e la natura, purché il cumulo dei contributi non superi il limite del 100% della spesa ammissibile a contributo. La percentuale di contributo richiesta deve essere indicata nel modello di domanda dal soggetto richiedente e deve essere unica per tutti gli interventi previsti. In caso di Progetti pubblico-privati (PPP), sulla base degli elementi che dovranno essere forniti dal beneficiario, il contributo sarà determinato nel rispetto di quanto disposto all’art. 180 del decreto legislativo n. 50/2016. Il contributo del bando non si deve configurare quale aiuto di stato ai sensi dell’art.107 e ss. del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, pena la non ammissibilità del progetto.
Dotazione finanziaria
Il bando ha una dotazione finanziaria iniziale di 8 milioni, su una disponibilità dell’asse 4 “Sostenere la transizione verso un’economia a bassa emissione di carbonio in tutti i settori”- azione 4.1.1 del Por FESR che finanzia il bando, di circa 30 milioni. Il bando prevede l’allocazione in via prioritaria di risorse pari a 1 milione fino a esaurimento a favore di progetti di efficientamento energetico degli immobili pubblici situati nei Comuni del Parco Agricolo della Piana di cui
Scadenza
La presentazione delle domande sarà possibile partire dalle ore 9:00del 26.07.2017 fino alle ore 17:00 del 31.03.2018
Un contributo a fondo perduto fino al 40% delle spese per progetti riguardanti l’efficientamento energetico degli immobili sedi di imprese GI e PMI.
Destinatari
Possono presentare domanda di aiuto a valere sul presente Bando, in forma singola, le Micro, Piccole, Medie Imprese (MPMI) e le Grandi Imprese (GI) che svolgano un’attività identificata come prevalente rientrante in uno dei seguenti Codici ATECO ISTAT 2007:
Al fine di recepire quanto disposto dalla Legge di stabilità 2016 il bando è accessibile anche ai liberi professionisti in quanto equiparati alle imprese. Ciascuna impresa potrà presentare al massimo 3 domande. La domanda può essere presentata sia dal proprietario dell’immobile che dal soggetto che gestisce l’attività economica (es. affittuario, gestore,etc.) fermo restando che il soggetto richiedente deve rispettare i requisiti del bando.
Localizzazione
Tutto il territorio della Regione Toscana.
Tipologia di progetti ammissibili
a) Gli interventi attivabili riguarderanno le seguenti tipologie:
b) A completamento degli interventi precedenti possono essere attivati anche i seguenti interventi per la produzione di energia termica da fonti energetiche rinnovabili quali solare, aerotermica, geotermica, idrotermica e di energia elettrica da fonte energetica rinnovabile solare senza eccedere i limiti dell’autoconsumo:
Ciascuna domanda potrà prevedere anche più di uno degli interventi di cui all’elenco a) e b). La produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili degli interventi di cui all’elenco b) deve essere finalizzata solo all’autoconsumo, pena la non ammissibilità. Gli interventi per la produzione di energia termica ed elettrica da fonti energetiche rinnovabili di cui alla lettera b) devono essere presentati solo nel caso la domanda preveda uno degli interventi di cui al punto a), pena la non ammissibilità. Ciascuna domanda dovrà riguardare solo una singola unità locale/sede operativa esistente consistente in un singolo edificio (o unità immobiliare) identificato catastalmente come nella scheda tecnica di cui all’Allegato F e presente in visura camerale (o luogo di esercizio dell’attività per liberi professionisti). Le domande, ai fini dell’ammissibilità, devono prevedere un progetto, composto da uno o più interventi sopracitati, che consegue una quota di risparmio energetico rispetto ai consumi di energia primaria ante intervento maggiore o uguale al 10%.
Tipologia di spese ammissibili
Sono ammissibili esclusivamente le seguenti voci di costo al netto di IVA:
Non sono ammessi progetti che comportano spese ammissibili totali inferiori a 20.000,00 euro. Saranno inoltre considerate ammissibili anche le spese sostenute a partire dal 26/04/2016 purché imputate ad un progetto che, alla data di presentazione della domanda, non sia stato portato materialmente a termine.
Forma e misura dell’agevolazione
L’agevolazione per la realizzazione dei progetti di investimento è concessa nella forma di contributo in conto capitale,in regime “de minimis”, come disciplinato dal Regolamento (CE) n.1407/2013 della Commissione del 18/12/2013. L’intensità massima di aiuto rispetto al costo ammissibile per dimensione di impresa, tenuto conto dei massimali stabiliti dal Bando è:
Il bando ha una dotazione finanziaria complessiva pari a 4 milioni di euro. Il bando prevede inoltre l’allocazione in via prioritaria delle risorse pari a 1 milione di euro a favore di progetti di efficientamento energetico delle imprese aventi sedi operative esistenti nei Comuni del Parco Agricolo della Piana (Firenze, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa, Calenzano, Prato, Poggio a Caiano e Carmignano).
Non è ammesso il cumulo dei contributi previsti dal presente bando sugli stessi costi ammissibili con altri contributi o agevolazioni di provenienza provinciale, regionale, nazionale o comunitaria (ad esempio certificati bianchi, detrazione fiscale, etc..).
Scadenza
La presentazione delle domande di aiuto a valere sui Bandi sarà possibile partire dalle ore 9:00 del 08.11.2017 e fino alle ore 17:00 del 28.02.2018.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI CONTATTACI
Venerdì 05/05/2017 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il DECRETO LEGISLATIVO 19 aprile 2017, n. 56 – Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 che reintroduce all’art. 53 il bonus decennale, cioè la possibilità di utilizzare i lavori degli ultimi 10 anni per ottenere l’attestazione SOA.
Di seguito il link:
Vi invitiamo a contattarci: effettueremo una analisi preliminare GRATUITA per verificare l’attestato SOA che potete ottenere.
Tar del Lazio – sentenza 12115/2016, Terza sezione, 05/12/2016
[…]
In particolare nel caso in esame il modello di DGUE, a parte III, lett. C, pag. 7, richiedeva ai partecipanti di dichiarare se fossero “sottoposti a un procedimento per l’accertamento di una delle seguenti situazioni di cui all’articolo 80, comma 5, lett. b), del Codice”, inclusa la fattispecie (lett. c) del “concordato preventivo”. Deve ritenersi, quindi, che la ricorrente, barrando in sede di soccorso istruttorio la casella “no” di cui alla predetta lett. c) del DGUE, abbia dichiarato non solo di non essere interessata da procedure di concordato preventivo, ma anche (implicitamente) di non essere stata ammessa a “concordato in continuità aziendale”, quale fattispecie peculiare di concordato preventivo.
[…]
Estratto dalla Sentenza del Consiglio di Stato:
N. 04238/2016REG.PROV.COLL.
N. 02464/2016 REG.RIC.
[…]
la produzione di un certificato rilasciato da un ente non accreditato non può comportare ex se l’esclusione da una procedura di gara, ma impone all’amministrazione una valutazione in ordine al concreto possesso dei requisiti in capo al concorrente; valutazione che ben può avvenire anche attraverso l’esame della detta certificazione, giacché ciò che il legislatore ha inteso scongiurare è la possibilità che imprese prive dei necessari requisiti possano partecipare alla procedura di gara.
7.4. Da ciò deriva che, in assenza di indizi probatori in ragione dei quali si possa affermare il mancato possesso dei requisiti in materia di gestione ambientale da parte dell’aggiudicataria, non si ravvisa alcun uso illegittimo del potere discrezionale in capo alla stazione appaltante circa il giudizio di equivalenza delle prove offerte dall’appellata tramite la certificazione prodotta ovvero di deficit istruttorio al riguardo.
[…]
Le disposizioni del Decreto sono volte a disciplinare gli interventi per la riparazione, la ricostruzione, l’assistenza alla popolazione e la ripresa economica nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici del 24 Agosto 2016.
Il Commissario Straordinario provvede all’attuazione degli interventi ai sensi e con i poteri previsti dal presente Decreto.
L’art.56 della Legge 28 dicembre 2015, n. 221 ha introdotto il credito d’imposta a favore dei soggetti titolari di reddito di impresa che effettuano nell’anno 2016 interventi di bonifica da amianto su beni e strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato. Il Decreto Ministeriale del 17 giugno 2016 n. 176 ha definito le modalità attuative dell’agevolazione. Le risorse stanziate ammontano a complessive Euro 17 milioni.
Requisiti richiesti
– interventi relativi a beni e strutture produttive ubicati nel territorio nazionale, realizzati nel rispetto della normativa ambientale e di sicurezza dei luoghi di lavoro;
– interventi aventi come oggetto la rimozione e smaltimento di amianto e non l’incapsulamento o confinamento;
– interventi di importo unitario minimo pari a 20mila euro per singola impresa unica;
– interventi conclusi al momento della presentazione della domanda e per i quali siano state quietanzate le corrispondenti fatture, emesse nel periodo compreso tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre 2016;
– interventi inseriti in apposito Piano di Lavoro, redatto ai sensi dell’art. 256 del D. Lgs. 81/2008 e s. m. e i., relativo ad intervento di bonifica unitariamente considerato per l’unità produttiva di riferimento;
– interventi per i quali sia stata effettuata comunicazione di avvenuta ultimazione dei lavori/attività di cui al Piano di Lavoro alla ASL competente e che questa li abbia approvati secondo le modalità previste.
Il credito d’imposta verrà riconosciuto nella misura del 50% delle spese sostenute, previa verifica dell’ammissibilità dei requisiti a cura del Ministero dell’Ambiente, secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande e fino ad esaurimento dell’ammontare delle risorse disponibili. La data ultima di scadenza per la presentazione delle domande è il 31 marzo 2017.
Consip Spa in data 19/09/2016 ha comunicato che è stato completato l’adeguamento delle dichiarazioni presenti nel Sistema di e-Procurement volte al recepimento delle modifiche normative apportate dal D.Lgs. 18/04/2016 n. 50.
Pertanto, è necessario che ogni impresa abilitata proceda al rinnovo delle proprie dichiarazioni entro e non oltre il 31.10.2016.
Trascorso detto termine, ove non si sia provveduto al rinnovo dei dati di impresa, verrà inibita la possibilità di operare a Sistema.
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